Furto nel supermercato: consumato o tentato?


Cassazione sezione V 30.03 – 24.07. 2012 n. 30283

Tizio, all’interno di un supermercato, occulta sulla propria persona un telefono cellulare.
Pagati i generi alimentari immessi nel carrello, supera la cassa. Subito dopo, viene fermato dal personale addetto alla vigilanza che, con l’ausilio delle telecamere, aveva notato la sua condotta. In tal caso, è ravvisabile il furto tentato ovvero consumato?

Secondo la pronuncia giurisprudenziale in commento, è ravvisabile il furto consumato e non solo tentato nell’ipotesi in cui, all’interno di un supermercato, prelevata la merce dai banchi si superi la barriera delle casse.

Nessun rilievo assume la circostanza che l’azione sia stata monitorata costantemente dal personale addetto alla sorveglianza, poiché il momento consumativo si realizza allorché la merce sia nascosta dall’agente in tasca o in borsa creando in tal modo i presupposti per oltrepassare la cassa e non pagare.

Tale condotta, oltre alla sottrazione determina anche l’impossessamento della res,, a nulla rilevando se esso avviene per lungo tempo ovvero solo per pochi secondi.

Concludendo, il superamento delle casse rileva non già sul piano dell’integrazione del reato bensì su quello della prova.

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