Estorsione consumata


Cassazione Sezione II 30.11. – 20.12. 2012 n. 49380

Secondo la pronuncia in commento, ricorre l’estorsione nella sua forma consumata e non il tentativo nell’ipotesi in cui il bene venga materialmente consegnato dal soggetto passivo all’estortore che ne acquisisce il possesso, anche nel caso in cui sia stato predisposto antecedentemente l’intervento della polizia giudiziaria per procedere all’arresto del reo ed alla restituzione del bene all’avente diritto.

La circostanza che la vittima dell’estorsione si adoperi affinché la polizia proceda all’arresto dell’estorsore infatti non elimina lo stato di costrizione ma, anzi, secondo la Corte è una delle molteplici modalità di reazione soggettiva della persona offesa, rispetto allo stato di costrizione in cui versa.

Art.  629 c.p. Estorsione
            Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni (2) e con la multa da euro 1.000 a euro 4.000.
            La pena è della reclusione da sei a venti anni e della multa da euro 5.000 a euro 15.000., se concorre taluna delle circostanze indicate nell'ultimo capoverso dell'articolo precedente.

* da notare che le pene pecuniarie del delitto in questione sono state aumentate per effetto dell’art. 4 comma I lett. a) legge 27 gennaio n. 3/2012. In precedenza il comma I prevedeva una multa da euro 516 a  euro 2.065; il comma II una multa da euro 1.032 a euro 3.098.



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