Reato colposo
Cassazione
sez. IV 20.09.2012 – 02.01.2013 n. 38
Tizio, autista di camion, travolge ed uccide
Caio il quale con la propria autovettura aveva invaso la carreggiata in cui
procedeva il mezzo pesante.
I giudici di merito ritengono Tizio
responsabile di omicidio colposo
ravvisando la colpa dalla circostanza che lo stesso procedeva comunque a
velocità superiore a quella consentita di modo che non aveva potuto evitare
l’investimento.
La Suprema Corte, ritiene che nell’ambito di
un reato colposo, alfine di verificare la sussistenza della responsabilità
penale non basta accertare la violazione di una regola cautelare che si ponga
in rapporto causale con l’evento prodotto il quale, a sua volta rappresenti concretizzazione del rischio che la
regola cautelare (violata) era volta a contrastare.
E’ necessario che l’evento risulti evitabile
ponendo in essere quella condotta diligente non osservata.
La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza di condanna di Tizio sostenendo
come fosse necessario verificare se, laddove l’imputato avesse proceduto ad una
velocità inferiore, avrebbe potuto effettivamente evitare l’impatto.
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